I De Chirico e i Savinio del Teatro alla Scala: Mostra prima

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I De Chirico e i Savinio del Teatro alla Scala: Mostra prima Details

“I Dioscuri dell’arte”, come erano chiamati, lasciano adolescenti la Grecia natale per l’Italia.GIORGIO DE CHIRICO (Volos 1888-Roma 1978), pittore scenografo) si affaccia alla Scala, all’inizio degli anni ’40, con le scenografie per Anione avendo già al suo attivo una ricchissima produzione come pittore teatrale, avviata a Parigi negli anni ’20. La sua attività scaligera si fa poi più intensa nel decennio successivo, proprio quando più appassionata è la sua rivisitazione cinquecentesco/barocca. Nel 1951 scene e costumi per l’azione coreografica La leggenda di Giuseppe su musica di Strauss, nel 1952 per Mefistofele di Boito e nel 1956 per il balletto Apollo Musagète di Stravinskij. ALBERTO SAVINIO (pseudonimo di Andrea De Chirico, Atene 1891-Roma 1952) scrittore, pittore, scenografo, compositore. La sua attività alla Scala negli anni 1948-51 precede quella più intensa del fratello e si manifesta con una messinscena globale, scene, costumi regia, per Oedipus rex, dramma-oratorio di cui sono autori Cocteau e Stravinskij: un raro caso di felice fusione di diverse personalità artistiche. Nel 1949 disegna scene e costumi per I racconti di Hoffmann e per il balletto Uccello di fuoco. Nel 1951 la sua partecipazione è totale in quanto autore del soggetto e della musica, delle scene e dei costumi per La vita dell’uomo.Ha scritto Rossana Bossaglia:"Artisti liberi e dispettosi, sistematicamente paradossali, De Chirico e Savinio amarono il teatro per congenialità assoluta: se si pensa a quante delle loro celebri opere, a partire dai capolavori metafisici dipinti dal maggiore dei fratelli nel corso degli anni Dieci, raffigurano misteriosi luoghi urbani come tavole di palcoscenico." Read more

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